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Ricevute di consegna obbligatorie: la Cassazione chiarisce sulla validità della convocazione in condominio

ricevute di consegna

Parliamone insieme

Se ti è più comodo ascoltare, qui trovi la versione audio dell’approfondimento.

Premessa: la sicurezza nella convocazione

La Corte di Cassazione, Sezione II civile, con ordinanza n. 16399 del 18 giugno 2025, ha stabilito un principio imprescindibile per la validità delle assemblee condominiali: solo mezzi tracciabili garantiscono la presunzione di conoscenza dell’atto, fornita dalle ricevute di consegna

I mezzi consentiti per la convocazione

L’art. 66, terzo comma, delle disposizioni di attuazione del Codice Civile (disp. att. c.c.) impone forme tassative per l’invio dell’avviso di convocazione, a tutela della regolarità collegiale e degli interessi condivisi del condominio. Sono autorizzati solo:

Qualunque altra forma, come l’e‑mail semplice, è esclusa, anche quando sia richiesta espressamente dal condomino o autorizzata nelle comunicazioni preliminari Condominioweb.com+15AvvocatoAndreani.it Risorse Legali+15studiolegaledolcepalermo.it+15.

Le ragioni del no all’e-mail ordinaria

Secondo la Cassazione:

  1. La convocazione è un atto recettizio, cioè valido solo quando il destinatario ne viene a conoscenza. In questo contesto, la PEC (e non l’email semplice) genera ricevute di accettazione e di consegna al sistema, che forniscono una solida presunzione di conoscenza – analoga a quella delle dichiarazioni negoziali ex art. 1335 c.c. Condominio Notizie+12avvocatocivilista.net+12Ingenio+12.
  2. La mail ordinaria non produce alcuna attestazione legale dell’arrivo effettivo della convocazione nella casella del destinatario, rendendo incerta la conoscenza dell’atto NotiziarioImmobiliare.it+15La Legge Per Tutti+15Condominioweb.com+15.

Caso concreto e decorso giudiziario

Nel caso all’origine dell’ordinanza:

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Valore per gli amministratori di condominio

  • Una società (Delta s.r.l.) contestava la validità di una delibera assembleare, sostenendo di non essere stata convocata.
  • Il condominio replicava di aver inviato la convocazione via e-mail alla casella indicata dalla società.
  • I primi due gradi di giudizio avevano dato ragione al condominio: la società aveva indicato quel canale per le comunicazioni, manifestando una sorta di accordo implicito.
  • La Cassazione ha ribaltato la situazione, affermando che non è possibile derogare legalmente ai mezzi prescritti, nemmeno per volontà delle parti lentepubblica.itAvvocatoAndreani.it Risorse Legali+2Ingenio+2.

Eco nella giurisprudenza e nella dottrina giuridica

Diversi approfondimenti giuridici confermano il ruolo centrale della PEC e delle “ricevute di consegna”:

Conclusioni: perché le “ricevute di consegna” fanno la differenza

  • Le ricevute di consegna sono fondamentali per garantire certezza e uniformità nella comunicazione con tutti i condomini.
  • Solo la PEC, tra i mezzi moderni, le genera in modo valido e legale.
  • L’uso di mezzi non tracciabili, anche se convenienti o autorizzati privatamente, espone il condominio a rischi concreti di impugnazione delle delibere.
  • Le norme (art. 66 disp. att. c.c. e art. 1137 c.c.) perseguono l’obiettivo di trasparenza e tutela di tutti gli interessati, principio ribadito con forza dalla Cassazione nel 2025.

Fonti principali

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